lunedì, novembre 14, 2005
Da Repubblica.it:
"Zitto negro di m...". Ancora una volta il razzismo fa la sua comparsa sui campi da calcio. Ma stavolta l'offesa non arriva dagli spalti ma dall'arbitro. Tutto è accaduto a Lecco durante una partita del campionato calcistico di terza categoria. Mauro Nacoli stava dirigendo Lecchese-Valmadrera e ha insultato il capitano della Lecchese che, pur essendo di colore, ha un cognome che più lombardo non si può: Alessandro Bernasconi.
Macoli, aveva fischiato una punizione dal limite a favore degli avversari della Lecchese. Bernasconi si è rivolto all'arbitro per chiedere spiegazioni. "Ma l'ho fatto in modo pacato - racconta il capitano della Lecchese - - e per tutta risposta mi sono sentito dire 'stai zitto negro di...'. Un episodio del genere non mi era mai capitato. Sono anni che gioco: ho cominciato dai giovanissimi, ma non mi era mai successo che qualcuno mi offendesse così".
L'insulto contro Bernasconi è stato sentito anche da altri giocatori. Come racconta il compagno di squadra e amico, Cristiano Ferraresi: "L'arbitro ha urlato proprio così. Ho sentito benissimo. Non volevo neanche crederci".
La Lecchese ha formalmente protestato, riferendo che si rivolgerà agli organismi federali competenti.
(fonte: articolo)
Macoli, aveva fischiato una punizione dal limite a favore degli avversari della Lecchese. Bernasconi si è rivolto all'arbitro per chiedere spiegazioni. "Ma l'ho fatto in modo pacato - racconta il capitano della Lecchese - - e per tutta risposta mi sono sentito dire 'stai zitto negro di...'. Un episodio del genere non mi era mai capitato. Sono anni che gioco: ho cominciato dai giovanissimi, ma non mi era mai successo che qualcuno mi offendesse così".
L'insulto contro Bernasconi è stato sentito anche da altri giocatori. Come racconta il compagno di squadra e amico, Cristiano Ferraresi: "L'arbitro ha urlato proprio così. Ho sentito benissimo. Non volevo neanche crederci".
La Lecchese ha formalmente protestato, riferendo che si rivolgerà agli organismi federali competenti.
(fonte: articolo)